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Solegno di 150 Kg

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  • Sabato 30 Ottobre 2010 10:40

Solengo di 150 Kg

Vito Pantalone

27/10/210

Solengo 150 Kg

 

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Genova - Una taglia di 500 euro sul “killer� del cinghiale Piero?

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  • Giovedì 20 Maggio 2010 12:15
cinghiale-pieroGenova – Una taglia da 500 euro per chi avesse notizie del cinghiale Piero o del suo "assassino". Si torna a parlare del cinghiale diventato domestico, nel capoluogo ligure, dove non si hanno più sue notizie da diverso tempo. I suoi affezionati "padroni" temono che sia stato ucciso da qualche bracconiere.
Per sapere che fine ha fatto, o per avere il nome di chi lo ha trasformato in ragù e salumi, sono disponibili ben 500 euro.
La taglia è stata messa a disposizione da una associazione ambientalista che vuole andare sino in fondo alla vicenda.
Il cinghiale Piero aveva preso dimora stabile nella parte alta di Castelletto e ormai mangiava dalle mani dei genovesi che si fermavano ad accarezzarlo e per dargli da mangiare. Ormai Piero era diventato un animale domestico nonostante la stazza non certo da gattino.
La sua presenza, insieme a quella di altri ungulati, è stata più volte segnalata anche da persone meno inclini alla curiosa convivenza e ne era nato un caso.
Per salvarlo da una battuta di cacciatori regolarmente autorizzati dalla Provincia e dal Comune, è nata anche una pagina su Facebook che ha raccolto migliaia di adesioni.
Una vera e propria missione di salvataggio è stata approntata in pochi giorni. Piero è stato catturato e trasferito nell'entroterra, in uno spazio dedicato e sicuro. Ma dopo qualche settimana è sparito inspiegabilmente.
Da allora si sono perse le tracce. Prima si è pensato ad una fuga volontaria ma poi, con il passare del tempo e senza alcuna segnalazione di un cinghiale che si avvicina spontaneamente alle persone, si è iniziato a temere il peggio.
Ora i suoi amici vogliono sapere se è morto e chi lo ha ucciso. Per le informazioni pagheranno 500 euro.

Contro i cinghiali Samolaco ora prova la -puzza d'orso-

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  • Giovedì 20 Maggio 2010 12:00
puzza orso cinghiale
SAMOLACO - SONDRIO : L'odore dell'orso per allontanare i cinghiali. E' la strategia messa in campo dagli agricoltori attivi nella zona di Roggiolo a Samolaco. Da cinque anni i campi vengono devastati, sia nel periodo della semina, sia nei giorni del raccolto, dalle bestie che nelle ore notturne invadono i terreni coltivati e vanno a caccia dei semi e delle piante di mais. E purtroppo li trovano con facilità, come dimostrano i segni rimasti nel terreno al termine delle incursioni.Dopo avere puntato su mosse che hanno offerto una risposta solo parziale, come le lampade piantate in mezzo alla campagna o le campagne di abbattimento curate da alcune squadre di cacciatori, nell'estate del 2009 i proprietari delle terre hanno deciso di cercare un rimedio su internet. La risposta è arrivata dalla Germania. «Abbiamo scoperto che l'odore dell'orso può allontanare i cinghiali - spiega Danilo Ciocca, agricoltore di Casenda -. Abbiamo subito deciso di ricorrere a questo tentativo e abbiamo acquistato il materiale necessario».
Nel giro di pochi giorni, hanno installato i paletti lungo il margine dei campi, per un totale di alcuni chilometri di "difesa", spendendo alcune centinaia di euro. «Su ogni paletto sono state montate una striscia di metallo che produce un riflesso e delle spugne impregnate di una sostanza che diffonde l'odore del predatore. Il cinghiale sente l'odore e sta alla larga. Questo processo deve essere ripetuto ogni due settimane. Li abbiamo installati per la prima volta l'anno scorso, dopo che la prima semina era stata mangiata dai cinghiali». Sembra che questa strategia funzioni. fonte laprovinciadisondrio.it

Trappole per Cinghiale, Denunciato Bracconiere

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  • Lunedì 19 Aprile 2010 17:10

VITERBO - Operazione antibracconaggio del nucleo caccia della polizia provinciale, che dopo vari appostamenti nelle campagne di Graffignano, ha colto in flagranza di reato e denunciato a piede libero un 60enne del posto.L'uomo è stato sorpreso a mettere in funzione quattro lacci metallici precedentemente posizionati e destinati alla cattura dei cinghiali, che frequentano in gran numero il territorio circostante.Ad aggravare la posizione dell'uomo, la presenza di cartelli nelle vicinanze dei lacci, che ne sconsigliavano la rimozione.

 L'operazione, svolta nei territori limitrofi alla Zrc Graffignano, si inserisce in un più ampio quadro di controllo del territorio e di repressione del bracconaggio, svolto dalla polizia provinciale, con particolare riguardo per le zone di ripopolamento e cattura e le oasi di protezione della fauna selvatica della provincia di Viterbo.

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A Pistoia una task force contro i cinghiali

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  • Lunedì 19 Aprile 2010 12:24
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Tremila cacciatori impegnati 365 giorni l'anno per prevenire i danni degli ungulati all'agricoltura e al vivaismo.
A Pistoia nasce la prima task-force della Toscana, composta da circa tremila cacciatori, che avranno il compito di prevenire i danni degli ungulati (in particolare i cinghiali) all’agricoltura e al vivaismo, principale attività economica, quest’ultima, del territorio. Lo prevede l’accordo siglato tra la Provincia di Pistoia e l’Atc numero 16 e maturato nel corso di numerosi incontri con le categorie, compresi gli esponenti delle associazioni ambientaliste. I cacciatori costituiranno vere e proprie squadre di pronto intervento e opereranno sotto stretto controllo della polizia provinciale. L’ambito nel quale agirà la task-force, 365 giorni l’anno, non sarà solo quello solitamente adibito all’attività venatoria, ma spazierà su tutto il territorio, dove ne verrà evidenziata la necessità. Sono previste diverse azioni, con l’obiettivo di impedire agli ungulati di stanziare e compiere danni in quelle aree dove non devono stare. Si va da attività mirate a scacciare gli animali da determinati territori, anche con l’uso dei cani, alla recinzione dei terreni coltivati con cavi alimentati da corrente a basso voltaggio, al foraggiamento dissuasivo, alla cattura di animali tramite specifiche trappole, per poi liberarli in altri contesti, fino all’abbattimento di alcuni capi, laddove se ne presentasse la necessità.

Rimini - Cacciatori bloccati dalla burocrazia

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  • Lunedì 19 Aprile 2010 12:06
Aperta la possibilità di sparare al cinghiale, ma dei tanto attesi tesserini neanche l'ombra. Frenati dalle sanzioni previste per chi viene sorpreso senza autorizzazione, aumenta la rabbia di chi non può imbracciare la doppietta.

RIMINI - Dal 15 aprile scorso i cacciatori hanno la possibilità di sparare al cinghiale, uno degli ungulati tra i peggiori nemici delle colture di mezza Italia. Possibilità solo sulla carta, però, perché la burocrazia ci ha messo lo zampino: i tesserini di caccia, infatti, ad oggi, restano un mistero. Dovrebbe consegnarli la Regione Emilia Romagna direttamente agli uffici competenti di Province e Comuni ma i cacciatori che ne hanno fatto richiesta, per esempio a Rimini, si sono sentiti rispondere che di questi tesserini non se ne sa nulla. Tesserini, si badi bene, obbligatori perché se uno viene trovato sprovvisto rischia sequestri e denunce penali. Le associazioni venatorie già da oggi potrebbero impugnare tali ritardi ed avviare clamorose azioni di rivalsa nei confronti degli enti inadempienti. Intanto i cacciatori fanno fatica a frenare la loro rabbia. E stavolta non c’è nulla da eccepire.

Risarcito dopo aver investito un Cinghiale

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  • Lunedì 19 Aprile 2010 12:00
cinghiale_investito_da_autoPIACENZA - E' stato risarcito Davide Minetti, 36 enne piacentino che travolse un cinghiale rimanendo ferito nell’incidente e nel quale l’auto riportò gravi danni. Dopo sei anni il tribunale di Piacenza ha condannato la Provincia a risarcirlo con la somma di 15 mila euro. A Minetti è stato riconosciuto il rispetto dei limiti di velocità e che il tratto di strada da lui percorso non era illuminato.

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