Solegno di 150 Kg
Solengo di 150 Kg
Vito Pantalone
27/10/210
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Il Portale per gli amanti della Caccia al Cinghiale
sito di Vito Pantalone
VITERBO - Operazione antibracconaggio del nucleo caccia della polizia provinciale, che dopo vari appostamenti nelle campagne di Graffignano, ha colto in flagranza di reato e denunciato a piede libero un 60enne del posto.L'uomo è stato sorpreso a mettere in funzione quattro lacci metallici precedentemente posizionati e destinati alla cattura dei cinghiali, che frequentano in gran numero il territorio circostante.Ad aggravare la posizione dell'uomo, la presenza di cartelli nelle vicinanze dei lacci, che ne sconsigliavano la rimozione.
L'operazione, svolta nei territori limitrofi alla Zrc Graffignano, si inserisce in un più ampio quadro di controllo del territorio e di repressione del bracconaggio, svolto dalla polizia provinciale, con particolare riguardo per le zone di ripopolamento e cattura e le oasi di protezione della fauna selvatica della provincia di Viterbo.
RIMINI - Dal 15 aprile scorso i cacciatori hanno la possibilità di sparare al cinghiale, uno degli ungulati tra i peggiori nemici delle colture di mezza Italia. Possibilità solo sulla carta, però, perché la burocrazia ci ha messo lo zampino: i tesserini di caccia, infatti, ad oggi, restano un mistero. Dovrebbe consegnarli la Regione Emilia Romagna direttamente agli uffici competenti di Province e Comuni ma i cacciatori che ne hanno fatto richiesta, per esempio a Rimini, si sono sentiti rispondere che di questi tesserini non se ne sa nulla. Tesserini, si badi bene, obbligatori perché se uno viene trovato sprovvisto rischia sequestri e denunce penali. Le associazioni venatorie già da oggi potrebbero impugnare tali ritardi ed avviare clamorose azioni di rivalsa nei confronti degli enti inadempienti. Intanto i cacciatori fanno fatica a frenare la loro rabbia. E stavolta non c’è nulla da eccepire.
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